L’Impressionismo e’ un movimento artistico nato in Francia, a Parigi, nella seconda meta’ dell’Ottocento, precisamente tra il 1860 e il 1870 e durato fino ai primi anni del Novecento. Nasce in contrapposizione all’arte accademica dell’epoca sfidando la critica con opere apparentemente incomplete, spesso realizzate in poche ore. Punto cardine dell’arte impressionista e’ la pittura “en plein air” (all’aria aperta). Gli artisti impressionisti abbandonano il chiuso degli atelier per dipingere la realta’ “dal vivo” e cogliere cosi’ l’infinita varieta’ della sfumature che compongono i colori. Questo nuovo approccio alla pittura e’ reso possibile anche grazie all’invenzione del “cavalletto da campagna” (portatile) e dei colori in tubetto, piu’ pratici da usare negli spostamenti e piu’ immediati, visto che non costringono l’artista a mescolare i pigmenti per formare i colori.

Le opere degli impressionisti non rappresentano la realta’ cosi’ com’e’ ma in base a come viene percepita dall’occhio dell’artista nel momento in cui la dipinge. I colori non sono piu’ mescolati sulla tela ma vengono semplicemente accostati, dando vita a spettacolari contrapposizioni cromatiche (es. I papaveri di Monet) e a immagini non chiaramente definite, quasi sfocate. A questo proposito uno studio di un neurologo australiano sostiene che tale rappresentazione della realta’ derivi dalla miopia che affliggeva i padri dell’arte impressionista e in particolare Monet. Ma questa e’ una tesi tutta da dimostrare. Alcuni degli artisti impressionisti, in particolare Monet e Renoir, spesso pongono i loro cavalletti uno di fianco all’altro per dipingere lo stesso paesaggio e confrontare le opere una volta ultimate. Prediligono ritrarre paesaggi urbani, tra i soggetti preferiti c’e’ la citta’ di Parigi, che loro vivono intensamente nelle folli notti di fine secolo. Nell’aprile del 1874 un articolo giornalistico riferendosi al quadro di Claude Monet, irrideva i pittori che, avevano esposto autonomamente nei locali del fotografo Feliz Nadar di Parigi chiamandoli Impressionisti. L’Impressionismo non nasceva da alcuna teoria originale o da un manifesto, ma fu il fortunato risultato di una concomitanza di fatti per cui alcuni pittori si ritrovarono a dipingere con un nuovo stile. Gia’ da una decina d’anni, giovani artisti accomunati dal desiderio di ritrarre la vita moderna, dipingevano all’aperto in diretto contatto con la natura, ribelli al conservatorismo delle correnti artistiche accreditate dalla societa’ del tempo che ritraevano negli atelier, solo le forme e spazi inanimati.